Solo in Italia le persone che possiedono un tatuaggio sono più di 7 milioni, il 92,2% si dice soddisfatto della scelta, il 17,2% pensa di rimuovere il proprio tatuaggio e il 4,3% l’ha già rimosso o ha iniziato.
Quel 17,2% vorrebbe farlo ma ha di frequente parecchi dubbi sul trattamento di rimozione, non a caso le domande più classiche sono:
- fa male?
- rimane qualche segno o cicatrice?
- si può rimuovere integralmente?
- come funziona il trattamento?
In passato:
Il procedimento di rimozione di un tatuaggio era un vero intervento chirurgico, il tatuaggio infatti veniva inciso ed eliminato fisicamente attraverso una procedura al quanto discutibile.
Il trattamento in questione infatti lasciava una cicatrice evidente tanto che forse era meglio mantenere il tatuaggio.



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Il laser Q-Switched:
Sicuramente l’introduzione del laser Q Switched che può utilizzare una lunghezza d’onda di 532 o 1064, ha rappresentato un indubbio vantaggio potendo trattare quasi tutti i tatuaggi colorati e varie lesioni pigmentate.
Il laser Q Switched può essere di tre tipi, e ciascuno distrugge un determinato pigmento: laser Nd-yag q-switch, laser rubino, laser alexandrite.
Il trattamento:
Prima del trattamento laser sono da evitare l’esposizione al sole e alle lampade UVA, così come è da evitare l’assunzione di farmaci fotosensibilizzanti.
I trattamenti consistono in varie sedute distanziate tra loro di alcune settimane tra l’una e l’altra, in particolare se la dimensione del tatuaggio è piuttosto estesa saranno necessarie 4-5 sedute circa.
Ciascuna seduta non è particolarmente dolorosa, ma si avverte una sensazione di fastidio, simile allo schiocco di un elastico sulla pelle.
Il post trattamento:
Gli effetti del trattamento laser si traducono in uno sbiancamento del tatuaggio, e nel giro di 8-12 giorni si ha la totale guarigione senza che rimangano sulla pelle delle inestetiche cicatrici residue.
Dopo il trattamento il medico curante prescriverà una pomata antibiotica per alcuni giorni. E’ fondamentale non sottoporsi ai raggi solari diretti e proteggere la pelle con dei filtri solari per il primo periodo.
Durante la fase di riepitelizzazione è utile utilizzare una pomata specifica che favorisca questo processo, e rimane sempre importante nel primo periodo, non esporsi direttamente ai raggi solari, o lampade abbronzanti, e proteggere la pelle con filtri solari a schermo totale.





Il principale problema è l’iperpigmentazione cutanea che può essere prevenuta se si adottano tutte le precauzioni precedentemente dette. In caso contrario vi è il rischio della comparsa di iperpigmentazioni, ed è anche per questo che è sempre importante che i trattamenti laser per cancellare i tatuaggi, devono sempre essere eseguiti da un Medico preparato, sia per la sicurezza del paziente, sia per un risultato finale ottimale.